Le Lacrime di Xarma

Blinking Panther

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Percepisci ancora una sensazione di minaccia incombente come se il pericolo più grande dovesse ancora arrivare siete vi ricordo su questo promontorio che sporge sul mare ho praticamente uno scoglio rialzato di vari metri rispetto al livello del mare ricoperto da una vegetazione bassa Non effettivamente non alberi ma più qui cespuglietti che possono crescere su degli scogli con l’odore dell’aria salmastra e della forte presenza ferina di questa bestia che è caduta a morte e mezzo a voi ma non mi ricordo che è caduta domiciliari avrebbe toccato Ok quindi sta arrivando qualcosa più pericoloso ma Andrea è il fratello occupa gran parte del promontorio verso no io Io ho scelto di scendere dal promotore come prima cosa avversari del pericolo che sento ancora che il pericolo è imminente ok e cerco di andare un posto dove c’è più mobilità verso la casa o ma stai andando da qualche parte non aveva praticamente la strada allora qua ce l’ha la casa ok qua c’era la foresta noi l’abbiamo attraversata con Claudio che ha lasciato i segni e Sergio che ha bruciato gli alberi ehi secondo lui ci dicevamo noi siamo facendo il bagno tipo per panservice perché eravamo in tre gruppi Ok quindi nel senso negativo Io ho fatto i tre venti e ci siamo accorti del pericolo e siamo andati tutti a rifugiarci su questo promontorio che tipo cioè come se fosse pensaci a spiaggia tipo un Golfetto non siamo sul promontorio opposto Ok Google di roccia abbastanza alta eh esatto però la spiaggia più morbidità andiamo allargare tipografia la casa magari avvicinandosi alla casa a casa sì ok va bene ma di fatto il cadavere è in mezzo a voi quindi dovete più o meno scavalcarlo e passarci proprio accanto al canto va bene grazie penso ti dà la percezione qua girare percezione quindi la parte lunga com’era prima di tentacoli sulla schiena uno pensavo fosse uno sette sette tagliato in braccio ti strappi gli occhi mamma mia allora la famiglia Addams è un animale gigantesco appunto sarà sdraiato lungo quanto questa stanza ok sulla schiena ha delle specie di tentacoli che terminano in delle protuberanze allargate piene di quelle che sembrano un misto fra ventose e aculei quindi escrescenze carnose un po’ appuntite è chiaramente ferita perché sta spargendo sangue sulla roccia Che colore il sangue rosso quelle specie di sport all’interno del ventose eh ho tagliato perché se si rianima adis seriani non tagliamo la testa anche se proprio proprio quindi è una testa dei tentacoli l’altro cosa strana perché hai fatto uno ha fatto uno tira su cosa devo dire no sì Ops 20 il terzo 20 a percezione ma però sarà il quarto consiglio.

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Il cadavere inizia a diventare trasparente. Poi svanisce. Ritorniamo verso la spiaggia e poi ci dirigiamo verso la casa. Dentro il bosco Alazon sente uno strano senso di pericolo, e di li a poco, qualcosa di enorme esce dalla fitta boscaglia: è un altra enorme pantera, come quella appena morta. La bestia attacca Minerva, ferendola male. La paladina si gira e la punisce. Martok si lancia all’assalto, ma il dolore è ancora forte e la liscia miseramente. La belva attacca Xyr, ma entrambi si lisciano. Alazon bombarda di eldritch la pantera, colpendola (intanto si accorge che è la stessa pantera che hanno visto morire, dato che ha le stesse ferite). Non fa in tempo ad osservarla, che il felino lo attacca con le enormi zampe. Martok prova a bloccare una zampa della bestia, ma è troppo forte. Xyr casta un “Frantumare” e la colpisce. Alazon inveisce con un globo prismatico, che si schianta sulla bestia con un fragoroso tuono. E in quell’istante la pantera svanisce nel nulla.
Tornati alla casetta abbandonata, proviamo a capire come andarcene da quell’isola sperduta, usando i medaglioni. Usando le conoscenze arcane di chi studia all’accademia, proviamo ad usare le parole arcane del rituale che ci ha teletrasportati qui, in svariati e fantasiosi modi, ma senza risultato. Il massimo risultato che otteniamo è di venire sbalzati indietro di n paio di metri. Alazon si accorge che ad ogni tentativo appare una piccola sfera magica ed invisibile al centro della stanza. Allora proviamo a castare fuori dalla casa, ma ancora nulla.
Decidiamo di attraversare la foresta verso est, per capire se c’è altro, lentamente e faticosamente, e senza sentieri, Martok avanza nella fitta foresta, fino a trovare una piccola radura con un ruscelletto. Comincia a farsi buio e Alazon casta la “Capanna di Leomund” per passare la notte in tranquillità.
Al mattino dopo riprendiamo il cammino, salendo una collina, fino ad arrivare ad un’altura, con uno spiazzo, dove si riesce a vedere tutta l’isola. La casa non si vede, o per lo meno vediamo un puntino scuro nella vegetazione. Però scorgiamo quella che sembra essere una caverna sul fianco nord-est del costone di roccia su cui ci eravamo arrampicati il giorno prima. Si vedono tante isole in lontananza. Passata la giornata, ci riposiamo nella solita casetta magica.
La mattina dopo ci immergiamo nella foresta in direzione della caverna. Passata la casetta, arrivata la sera, siamo a circa metà strada e ci accampiamo.
Arriviamo alla spiaggia e ci avviciniamo al promontorio giusto per cena, e ci accampiamo.
All’alba veniamo svegliati dal poetico suono della pioggia che batte sulla casa incantata. Ci muoviamo verso la caverna, e li capiamo che possiamo raggiungerla, o a nuoto, o dalla parte alta del promontorio. Xyr scende dal costone e sbircia all’interno: sembra un vecchio e dismesso porto, e c’è anche una piccola barca! Ci avvisa e alche’ ci buttiamo a bomba nell’acqua per raggiungere la spiaggia dove è arenata l’imbarcazione. E’ una barca di medie dimensioni, con due coppie di remi ed è senza albero maestro. E; senza vernice, usurata dal tempo. La chiglia ha delle assi spezzate, che sono state riparate. Alazon lancia un’ “individuazione del magico” scoprendo che la barca è magica!
La spingiamo in acqua e saliamo su.

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