Le Lacrime di Xarma

La scomparsa di Jada

Il tempo passa inesorabile, e dopo 3 giorni dopo il Consiglio Ristretto, Minerva, mentre usciva dal castello, vede una donna bloccata dai soldati. La paladina cerca di aiutarla e capire che succede, e la donna dice che cerca aiuto in quanto sua figlia è sparita. È una povear paesana che da giorni cerca di entrare a Castello per cercare aiuto. Minerva la consola e per avere più info si dirigono nella più vicina taverna per parlare della situazione. A quanto pare la figlia, il cui nome è Jada, è scomparsa da più di un mese e non sa come fare per ritrovarla. È una bella ragazza, alta, con dei bei occhi azzurri e capelli castani, un neo sullo zigomo destro. La donna ha chiesto in giro, ad amici e conoscenti, ma nessuno l’ha vista. Minerva le dice che se ne occuperà, a meno che non abbia incarichi importanti dalla Regina. Quando si lasciano, prova a seguire la donna, ma, col suo fare goffo, viene scoperta e poi si salutano.

Al Castello, Minerva chiede aiuto agli Occhi del Cerbero per ritrovare la ragazza, anche se a lei, la donna sembra sospetta. Tranne Xyr che sta componendo un’ode per Gli Occhi della Lince. Decidono di andare in giro ad indagare prima sulla signora al mercato Zefiro. È il classico mercato con tante tende appoggiate a dei portici, due strade, tanta gente. Minerva la individua, e nota che ha un occhio nero. Sta servendo al banco insieme ad un uomo, un po’ rozzo, sporco, con la barba incolta, pochi capelli. Oremov prova a interagire con la signora cercando di carpire info sull’occhio nero, ma viene cacciato male.

È sera e Minerva va dalla signora, al mercato, come promesso. Minerva li accompagna a casa, e durante il tragitto, il marito si presenta: Quentin Calver. L’uomo non vede la figlia di buon occhio, ne parla male, non sembra che sia preoccupato, anzi pare quasi che sia contento che sia scappata via. O per lo meno secondo lui è scappata. Mentre la moglie lo contraddice, in quanto la figlia non sarebbe scappata o andata a vivere con un uomo. Secondo Quentin qualche giorno dopo che è scappata, la figlia è tornata, si è presa delle cose ed è scappata. Ma secondo la moglie era un ladro. Arrivano alla casa della coppia, che è piccola, arredata poveramente, e Minerva va a vedere la stanza di Jada, accompagnata dalla madre, con un calice di vino. La stanza è completamente a soqquadro, ma secondo la madre, Jada era molto ordinata, e qualcuno è entrato per rubare (ma non per il padre). Minerva si mette a cercare indizi, ma non cava un ragno dal buco. Secondo la madre manca solo il suo vestito preferito, quello rosso, quando gioiello di poco conto, il suo pettine, e poco altro senza valore. Minerva capisce che non può fare altro, saluta e se ne va, promettendo di ritornare. Mentre si allontana, sente dei passi ed è la signora che la supplica lacrimando di ritrovare la figlia, anche se il marito non vuole che indaghino. Andiamo a dormire un po’ perplessi.

16 Neguneri

Al mattino dopo ci svegliamo con calma e ci dividiamo: noi a casa dei Calver, e Minerva al mercato a parlare con la coppia. Xyr riesce ad entrare in casa come un ladro silenzioso passando per l’albero e passando per la finestra della stanza di Jada. Si mette a cercare indizi, anfratti segreti, botole, in qualche modo anche cose mancanti. Pare che il caos della stanza sia stato creato da qualcuno che cercava qualcosa, piuttosto che dalla ragazza che raccoglieva la sua roba per poi scappare. Minerva arriva al banco dei Calver, e parla con le persone attorno al bancone. La donna si allontana e va a parlare con la paladina, che le chiede dei figli, Ebeski (14 anni e vive in una fattoria fuori dalle mura a sud) e Dodiru (4 anni). Oremov ritorna nella stanza della ragazza, e cercando trova una spilla d’oro che rappresenta un mastino, ben nascosta sotto un asse, dietro la testiera del letto. Minerva va dai vicini dei Calver, in quanto ha scoperto che la figlia era amica di Jada. Ma scopre che Fiona è a servizio a casa dei Iusu.

Casa degli Iusu è nella seconda cerchia delle mura, sono mercanti benestanti. Minerva bussa alla porta e apre proprio Fiona. La paladina la interroga e scopre che aveva altre frequentazioni, tipo delle strane persone, Zesta e Kal, due ragazze, la prima con un aspetto aggressivo, la seconda molto bella, formosa, capelli rossi e lavora alla locanda della Civetta Pelata. Xyr e Oremov vanno alla locanda e trovano una vecchia signora che pulisce per terra e un omone dietro al bancone, ma scoprono che Kal non lavora più la, e l’oste non sa dove sia. Non fidandosi lo fanno torchiare da Martok, che lo intimidisce e scopre che quando c’era Kal la gente si lamentava che venivano rapinati. E quando tiriamo fuori la spilla del mastino si scopre che era un cliente facoltoso che si lamentava della sua spilla. Era tornato per diversi giorni a chiedere della sua spilla.

Rispondi